L’Antica Distilleria De Falco
tra storia e leggende
Le origini dell’Antica Distilleria De Falco risalgono agli inizi del ‘900 quando il signor Rocco installò nel piccolo Comune di Montoro (all’epoca Montoro Inferiore) un impianto di distillazione. Subito dopo, insieme al fratello Raffaele, realizzò un secondo impianto nella Baronia, dove si produceva alcool grezzo.
L’azienda riuscì da subito a farsi largo nel mercato e tutto procedeva per il meglio. Proprio mentre Francesco, il figlio di Rocco, si apprestava a impugnare le redini della produzione, la Grande Guerra prese il sopravvento.
Francesco dovette accantonare i suoi progetti per la crescita della distilleria di casa e arruolarsi nell’aeronautica militare a Taranto. Dopo poco divenne l’autista di uno dei figli del Duce. Poi lo sbarco a Salerno e l’arruolamento da parte degli Inglesi.
Fortunatamente la guerra finì e Francesco riuscì a concretizzare il progetto che da tempo aveva ideato per l’azienda di famiglia: ampliò gli impianti inserendo nel processo di distillazione quegli elementi necessari per purificare l’alcool e trasformarlo per uso alimentare.
Fin da subito decise che la parola d’ordine che doveva caratterizzare la produzione sarebbe dovuta essere “Qualità”. Di fatto fece in modo che i pregiati vapori alcolici fossero prodotti esclusivamente da vinaccia selezionata con cura.
Iniziò a produrre grappa e tutti i distillati di vino e alcool puro con cui si preparavano i liquori. Tra i più richiesti e venduti il Nocillo e l’Anice.
Il Terremoto dell’80, gli austriaci e
i barili di grappa
Nel novembre del 1980 l’Irpinia fu colpita da un terremoto che provocò migliaia di morti e rase al suolo tantissime strutture, addirittura interi paesi. Mai prima di allora ci fu un evento così catastrofico in Italia, basti pensare che anche l’artista Andy Warhol dedicò all’episodio una delle sue opere più famose.
Arrivarono aiuti da tutto il mondo e, tra i tanti, dall’Austria giunse un gruppo di operai per installare abitazioni prefabbricate. La leggenda racconta che gli operai riuscirono a soddisfare il loro bisogno di Schnapps solo quando conobbero l’Antica Distilleria De Falco.
Gli Austriaci mostrarono un così forte apprezzamento per i prodotti di casa De Falco che al momento di tornare a casa decisero di portare con sé molti barili di grappa De Falco.
Padre Alberto Imperato e
la ricetta del Concierto
Altra leggenda che ha come protagonista la storia dell’Antica Distilleria De Falco è quella del Concierto. Impegnati nella ricerca di infusi curativi miscelando erbe e sperimentando soluzioni varie, i monaci dell’Antico Conservatorio Regio di Tramonti, polmone verde della Costiera Amalfitana, un giorno riuscirono ad ottenere un infuso particolare.
Misero a punto la ricetta del “Concierto”, un liquore digestivo e curativo, uno dei rosoli più antichi di cui si ha conoscenza. Solo i monaci custodivano questa ricetta. E fu proprio uno di loro, Padre Alberto Imparato, religioso del Santuario dell’Incoronata di Montoro, a farne dono alla Distilleria De Falco.
Purtroppo questa ricetta è arrivata in coincidenza con la chiusura dell’Antica Distilleria De Falco e il Concierto non entrò mai in produzione. Questo fino ad oggi, quando l’ultimo discendente della famiglia De Falco, di nome Francesco come il nonno, ha deciso di riprendere la storia ripartendo proprio da questa ricetta.